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| Eventi | 20/06/2018
Eventi20/06/2018 - Siracusa Edipo a Colono Tragedia di Sofocle nel programma del 54° ciclo di Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco Teatro Greco
ore 19.00
Traduzione: Federico Condello
L'opera rappresenta la continuazione della vicenda raccontata dallo stesso Sofocle nell'Edipo re e venne rappresetntata per la prima volta nel 104 a.C. dopo la morte dell'autore. Edipo Re, Edipo a Colono e Antigone costituiscono la trilogia delle tragedie tebane, anche se sono scritte a decenni di distanza e senza rispettare l'ordine cronologico della narrazione (Antigone è stata scritta per prima ma rappresenta la conclusione dell'epopea)
Edipo era un re che aveva conosciuto grandi glorie. Aveva conquistato il trono risolvendo l'enigma della sfinge, ma aveva perso tutto quando scoprì di avere inconsapevolmente ucciso il proprio padre e sposato la propria madre, Giocasta. Al termine della tragedia precedente, quindi, il protagonista, ormai cieco, parte per l'esilio. In questa vicenda, Edipo giunge a Colono, una città nei pressi di Atene, accompagnato dalla figlia Antigone (che è anche sorella perchè partorita dalla madre di Edipo). Gli abitanti del luogo, temendo che porti sventure, vorrebbero allontanarlo, ma il re di Atene, Teseo, gli accorda ospitalità e protezione. Ismene, l’altra figlia-sorella di Edipo, lo raggiunge per avvertirlo che i due figli maschi si sono messi uno contro l’altro: il più giovane, Eteocle, ha usurpato il trono e Polinice, il maggiore, gli muove contro con un esercito. Entrambi cercano il padre, perché l’oracolo di Delfi ha predetto che la vittoria è destinata a chi lo avrà con sé. Sdegnato, Edipo maledice i figli, che, trascinati dalla smania del potere, hanno lasciato a due inermi fanciulle il compito di curare il padre: mai essi non avranno il suo aiuto. Moriranno entrambi come narrato nella tragedia Sette contro Tebe.
Poichè Edipo non può tornare a Tebe perché empio e sentendo avvicinarsi la fine si reca al boschetto delle Eumenidi, accompagnato da Teseo a cui rivela i segreti per la prosperità di Atene. Qui si conclude il suo viaggio terreno. La tragedia si conclude con il sovrano che acconsente al desiderio di Antigone, che vuole recarsi a Tebe per tentare di impedire lo scontro fra i due fratelli. Il seguito della storia Sofocle l’aveva già scritto anni prima: l’Antigone.
Personaggi e interpreti
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