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Eventi

31/05/2017 - Siracusa

Fenicie

Tragedia di Euripide nel programma del 53° ciclo di Rappresentazioni Classiche al Teatro Greco


Teatro Greco
ore 18:45

Traduzione di Enrico Medda
Regia  di Valerio Binasco

 

"Le Fenicie", rappresentata per la prima volta nel 409 a.C. e assente dal Teatro Greco da 49 anni, si ricollega direttamente a "Sette contro Tebe" e richiama "Edipo re" (pur con alcune varianti), in quanto narra le stesse vicende, riunendole. Stavolta però, la storia è vista con gli occhi di un gruppo di schiave fenicie, giunte a Tebe a causa della guerra, ma destinate al tempio di Apollo a Delfi e narra le vicende familiari più che quelle della guerra. Anche la tragedia di Euripide, come quella di Eschilo, in origine faceva parte di una trilogia; le altre due opere sono anch'esse andate perdute.

 

Inoltre, "Le Fenicie" è un dramma corale, popolato da numerosi personaggi, in cui nessuno può dirsi protagonista.

 

Nell'antefatto, si narra delle vicende  di Tebe. La città era governata da Giocasta e Laio che hanno un figlio appena nato, Edipo, destinato, secondo una maledizione, ad uccidere il proprio padre e giacere con la propria madre. Per impedirlo, Laio ordina di ucciderlo, ma un servo lo salva affidandolo a Polibo, re di Corinto dove il bambino cresce convinto di essere il principe. In età adulta, un oracolo gli ripete la maledizione che pende su di lui. Edipo, temendo di rappresentare un pericolo per i sovrani di Corinto, fugge e si reca a Tebe ma lungo la strada si scontra proprio con Laio. Senza sapere chi fosse, nè tantomeno di esserne figlio, finisce con ucciderlo.  La prima parte della profezia si è avverata.

Giunto a Tebe, nel frattempo governata da Creonte, fratello di Giocasta, trova la città tormentata dalla Sfinge, un mostro con la testa di donna e il corpo di leone che tormenta la popolazione con degli indovinelli, uccidendo chi non sa risolverli. Edipo affronta la Sfinge e la sconfigge, venendo così incoronato nuovo re di Tebe e sposando Giocasta, senza sapere che si tratta di su madre. Anche la seconda parte della profezia è avverata. La coppia ha 4 figli: 2 maschi, Polinice ed Eteocle, e due femmine, Antigone ed Ismene.

Quando scopre le sue colpe involontarie, Edipo si acceca per poi venire imprigionato dai suoi stessi figli, su cui lancia la maledizione per la quale essi dovranno contendersi il potere con il sangue. Per sfuggire all'anatema, i due fratelli convengono di regnare un anno ciascuno e Polinice parte in esilio volontario. Al termine del primo periodo ritorna aTebe, reclmando l'alternaza ma Eteocle, accecato dal potere, si rifiuta di cedere il trono, scatenando una guerra. Giocasta tenta quindi di fare accordare i due figli.

Terminato il prologo attraverso il racconto di Giocasta, la scena procede sulla terrazza del palazzo reale da cui si vede Tebe assediata. Il tentativo di pace tra i fratelli fallisce ed in corrispondenza di ciascuna delle sette porte della città, Polinice schiera dei gruppi armati con a capo un grande condottiero, tra cui lui stesso. Eteocle risponde contrapponendo i suoi migliori guerrieri e accettando di affrontare il fratello.

Tiresia, indovino cieco, afferma che l'unico modo di salvare Tebe è sacrificare il figlio di Creonte, Meneceo, il quale accetta il responso e si uccide. Infatti, l'esercito assediante viene sconfitto in sei porte e i due fratelli decidino di risolvere la questione con un duello all'ultimo sangue. Lo scontro si conclude con la morte di entrambi: la maledizione di Edipo ha avuto compimento  e Giocasta, per il dolore, si uccide.

Creonte torna sovrano di Tebe e ordina l'esilio di Edipo per proteggere la città dalle sue maledizioni. Questi se ne va accompagnato dalla figlia Antigone, che si era nel frattempo rifiutata di sposre il figlio di Creonte. Il re, inoltre, dispone che il cadavere di Polinice resti insepolto perchè ha tradito la sua patria attaccandola, ordine che, trasgredito da Antigone, sarà argomento di altre tragedie.

 

 

Direttore artistico Roberto Andò
Scena e costumi Carlo Sala
Musiche Arturo Annecchino
Assistente alla regia Dario Aita
Disegno luci Pasquale Mari

 

PERSONAGGI E INTERPRETI

GIOCASTA Isa Danieli
PEDAGOGO Simone Luglio
ANTIGONE Giordana Faggiano
POLINICE Gianmaria Martini
ETEOCLE Guido Caprino
CREONTE Michele Di Mauro
TIRESIA Alarico Salaroli
MENECEO Matteo Francomano
ARALDO Massimo Cagnina
EDIPO Yamanuchi Hal

 

TARIFFE

vedi allegato
 


Per saperne di più: http://www.indafondazione.org

 

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