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19/05/2016 - Siracusa

Elettra di Sofocle

52° ciclo di Rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa

Teatro Greco di Siracusa

ore 18.45

Elettra è una tragedia scritta da Sofocle, ma di datazione incerta, anche se è presumibile che la prima rappresentazione sia andata in scenta tra il 413 a.C e il 409 a.C., praticamente in contemporanea con la versione di Euripide. La storia narrata è la stessa che si trova anche in Coefore di Eschilo. A differenza degli altri drammaturghi, Sofocle pone al centro la figura di Elettra, protagonista dell'opera, donna determinata e risoluta, senza i sensi di colpa e la rassegnazione delle altre due opere.

Il tema, tratto dal mito, narra in tutti i casi di odio e vendetta.

 

Elettra è figlia di Agamennone, re di Micene impegnato nella guerra contro Troia. Durante l'assenza del condottiero, sua moglie Clitennestra intreccia una relazione con Egisto. Al ritorno di Agamennone, i due amanti, con la scusa di vendicare la morte della figlia Ifigenia, sacrificata agli dei prima della partenza, lo uccidono per usurparne il trono e tentano di fare la stessa cosa con Oreste, l'erede. Questi però si salva grazie alla sorella Elettra, che lo affida ad un uomo incaricato di tenerlo al sicuro nella regione di Focide.

Elettra, reclusa come una schiava, nutre un odio profondo (e ricambiato) nei confronti della madre che l'ha privata dell'amato padre, a differenza della sorella Crisotemide, rassegnata e prudente per la paura di perdere lussi e privilegi. La protagonista medita vendetta, ma è sola e senza mezzi; vive quindi nella speranza del ritorno del fratello.

Dieci anni dopo, il dio Apollo ordina ad Oreste di vendicare la morte del padre ed egli torna a Micene sotto mentite spoglie, in compagnia di Pilade che ne fa annunciare la morte. La gioia di Clitennestra e la disperazione di Elettra di fronte a tale notizia, danno ad Oreste la prova della malvagità della madre e della devozione della sorella. Quindi si rivela a lei ed insieme organizzano la vendetta.

Oreste entra nel palazzo e uccide senza pietà la madre supplicante, mentre Elettra grida "Colpisci due volte!", riferendosi ad Egisto. Il principe trascina l'assisino del padre nel palazzo ed uccide anche lui.

 

La vendetta è compiuta, l'odio ha prevalso. Non resta alltro da dire ed infatti il dramma si chiude subito dopo i due omicidi.

Per saperne di più: http://www.indafondazione.org